- A partire dal maggio dello scorso anno, Aung San Suu Kyi – che finora era stata costretta agli arresti domiciliari in un luogo sconosciuto – è stata condannata a undici anni di prigione sulla base di improbabili capi d’accusa.
- Moltissimi, nel marzo 2016, quando Aung San Suu Kyi assunse la posizione di consigliere di stato (equivalente al primo ministro) la ritennero in grado non solo di mantenere tutte le promesse ma anche di far registrare un reale passo in avanti al paese.
- L’azione di governo è risultata inefficace a causa delle limitazioni stringenti imposte dalla Costituzione del 2008, che consegnava di fatto il controllo di un quarto del parlamento nelle mani dei militar
Repressione e promesse deluse nel regime del Myanmar che condanna Aung San Suu Kyi

25 giugno 2022 • 20:04